Tutte le scuse che ci raccontiamo per non frequentare un corso di yoga online
Sono la prima a sostenere che il contatto umano sia sacrosanto. Vedersi di persona e lavorare insieme ha molti benefici ma anche qualche contro in alcuni casi.
Personalmente ho avuto molti pregiudizi contro il fare corsi online e rimango comunque dell’idea che per certe esperienze sia indispensabile che ci sia uno scambio fisico soprattutto quando ci si forma per esempio per diventare insegnanti.
Tuttavia quando si tratta di corsi per praticanti di asana, pranayama o meditazione, praticare online ha anche dei pro e non solo dei contro.
In generale quando si trova un’insegnante con cui si è in sintonia non è la modalità che dovrebbe contare, quanto invece il lavoro che si svolge e gli effetti e i benefici che se ne traggono.
Trovandomi io stessa a praticare con i miei insegnanti online negli anni ho rivisto la mia opinione al riguardo, trovando anche una maggiore motivazione nel tenere corsi online con i miei allievi.
Spesso le persone si precludono la possibilità di acquisire nuova conoscenza e consapevolezza di sé facendosi fermare da scuse come quelle sulla modalità, ignorando invece che possono esserci anche dei risvolti positivi in questo.
Di seguito alcune obiezioni alla pratica online che nel tempo ho sentito e qualche osservazione in risposta come spunto di riflessione.
1. Non riesco a fare lezioni online perché a casa non sto bene.
Premetto che comprendo profondamente chiunque viva questa situazione e mi limito a parlare per chi non ha situazioni gravi che richiederebbero un serio intervento al riguardo.
In generale per chi si sente poco a suo agio a casa propria mi sento di dire questo:
Uscire di casa per recarsi in palestra o nella sede di yoga può sicuramente giovare, ma relegare la pratica a quella singola ora in palestra o centro di yoga non apporterà migliorie alla vita privata a casa. Anzi, forse accentuerà il confronto tra lo star bene connesso all’essere fuori casa e il ritornare poi a stare male quando si rientra, accentuando poi la voglia di stare sempre più fuori invece che partire proprio da dentro per trasformare l’ambiente interno ed esterno a noi.
Invece di cercare vie di fuga, dovremmo domandarci: cosa non mi fa stare bene? Come posso cambiare questa situazione?
La pratica di yoga online a casa ha come effetti quello di creare uno spazio fisico ed energetico dedicato a se stessi e al lavoro su di sé. Prendendo sempre più confidenza con se stessi in quell’ambiente diventerà sempre più naturale tornarci più spesso anche senza l’insegnante. Cosa che invece spesso non accade quando si limita la pratica solo alla frequentazione di un corso in un centro. Creare uno spazio a casa per la pratica online aiuta anche a mandare un messaggio a chi vive con noi a rispettare i confini di questo spazio, cosa sempre più difficile al giorno d’oggi, ma di fondamentale importanza per prendersi cura di se stessi e delle persone intorno a noi. Nel tempo e se la pratica è efficace come dovrebbe essere, anche la nostra relazione con lo stare a casa potrebbe migliorare. Praticare Yoga significa anche lavorare con l’energia e lavorando con l’energia si finisce che si trasforma anche quella dell’ambiente in cui si è immersi.
2. Ma io sono contro la tecnologia. Io sono per il contatto umano.
Lo Yoga ci insegna che non è lo strumento ad essere violento ma violente sono le intenzioni dietro all’utilizzo che se ne fa. Un bisturi può tagliare il corpo umano per salvarlo, ma può anche essere usato per uccidere. É forse il bisturi a essere violento o lo è l’essere umano che lo tiene in mano?
Detto tra noi, la tecnologia usata nel modo corretto avrebbe la possibilità di risolvere moltissimi problemi del mondo attuale, liberando l’uomo dalla schiavitù del lavoro per esempio e offrendo la possibilità di svolgere molte delle attività che oggi sono svolte manualmente con ritmi disumani, lasciando maggiore spazio a quella che è la crescita interiore, lo sviluppo delle capacità innate ma assopite che l’essere umano ha, migliorando nettamente la qualità di vita, delle relazioni e dell’ambiente intorno a noi.
Quindi non è la tecnologia in sé a essere malvagia quanto invece lo è l’utilizzo che l’uomo ne fa, ancora purtroppo a servizio dell’ego, del potere, del materialismo e di uno stato di schiavitù fisica e mentale a cui siamo purtroppo soggetti.
Se con la tecnologia c’è la possibilità di connettersi a persone distanti fisicamente e questa connessione può portare dei benefici alla vita di una persona, la domanda è: perché no?
Immaginiamo di vivere in una società senza tecnologia, chi vive in un piccolo paese ancora non entrato in contatto con uno strumento come lo Yoga, quanto dovrebbe aspettare prima di trovare qualcuno con cui poterlo scoprire? Tutto sarebbe rallentato nettamente.
La tecnologia se usata con intelligenza e al nostro servizio, non come fonte di schiavitù mentale ma come mezzo, può velocizzare di gran lunga molti processi. Una riflessione da fare prima di trarre conclusioni affrettate sui mezzi a disposizione.
3. Nelle lezioni online non vengo corretto in modo adeguato e non riesco a vedere bene cosa fa l’insegnante.
Premesso che: sì, vedersi in persona aiuterebbe la correzione fisica delle posture, rimane il fatto che la distanza non è un limite, l’unico limite è sempre nella nostra mente.
Nella mia esperienza di praticante, ho visto allievi con esperienza anche decennale di yoga fatto in persona con l’insegnante, praticare le stesse asana in modo disallineato, non importa quante correzioni abbiano ricevuto nell’arco di tutti quegli anni di pratica. Fa sorridere ma a volte non è tanto l’essere presenti fisicamente a lezione che ci porta a un allineamento migliore, quanto piuttosto quanto presenti siamo nella pratica in generale, quanto siamo umili e predisposti a cambiare e quanto ci impegnano a migliorare e padroneggiare sempre di più le posizioni, aprendo il corpo, allentando le tensioni e permettendo quindi di arrivare al corretto allineamento anche in autonomia, riscoprendo ed esplorando il proprio corpo e le sensazioni corporee.
A volte la presenza dell’insegnante viene presa come l’ennesima giustificazione per non impegnarsi, per attendere che il comando venga sempre dall’esterno, per rimanere pigri o dissociati dal proprio corpo e non lavorare invece seriamente su di sé.
Sotto lo guida di un bravo insegnante anche i corsi online possono garantire un alto livello di pratica unito alla sicurezza e all’efficacia delle posizioni.
4. Ma senza il gruppo o l’insegnante presente non mi viene voglia di mettermi.
Il gruppo spesso aiuta, ma è anche vero che si può praticare per un anno nello stesso posto e non conoscere mai nessuna delle persone con cui si pratica.
Per altri invece lo yoga online può essere una scusa proprio per chiudersi ancora di più in se stessi e a casa propria e non conoscere mai nessuno. Come in tutto dobbiamo coltivare la saggezza necessaria per discernere tra cosa ci piace e di cosa abbiamo invece bisogno.
L’energia non obbedisce alle leggi fisiche, per cui non è la distanza a impedire a una persona di sentire l’energia di un gruppo o di un lavoro energetico. É necessario sviluppare maggiore sensibilità e un corso online può essere una buona opportunità per questo.
Ricordo inoltre che la pratica di yoga è prima di tutto un percorso personale che deve partire da una scelta interiore. Se ancora ci si affida all’altro per essere presenti a noi stessi significa che non si è ancora pronti per quello che veramente è lo Yoga. Ridurlo a semplice attività fisica di gruppo non rende giustizia a ciò che realmente è e se si pratica per la socialità, io consiglio sempre e con molto entusiasmo un corso di ballo o qualsiasi altra attività che risponde meglio a questo bisogno.
5. A casa non ho lo spazio.
Tra le varie esperienze di vita che ho fatto, c’è anche quella in cui ho vissuto per un periodo in un camper, anche durante il periodo autunnale con condizioni climatiche che non permettevano di stendere all’aperto il materassino. Così praticavo all’interno, nel corridoio di passaggio largo giusto lo spazio del materassino. In alcuni casi praticavo anche verticali e posizioni invertite.
Per cui, salvo eccezioni sempre presenti, mi sento di dire che se c’è la vera intenzione lo spazio di trova in quasi tutte le circostanze.
Queste alcune delle osservazioni che ho raccolto riguardo alla pratica di yoga online.
Se ti ho instillato un po’ di curiosità e vuoi unirti ai corsi vai agli orari dei corsi di Hatha Yoga Online che offro o contattami per sapere quale corso è meglio per le tue esigenze.